La legge di Bilancio ha esteso a partire dal 1º gennaio 2019 la cedolare secca 2019 anche agli immobili commerciali e i capannoni. Vediamo quali sono le novità previste dalla nuova normativa, anche grazie all'utile vademecum elaborato da Confedilizia.
Cedolare secca 2019 per locali commerciali
A partire da quest'anno sarà possibile usufruire della cedolare secca 2019 anche per gli affitti commerciali dei negozi. All'affitto dei locali commerciali si applicherà la tassazione sostitutiva Irpef del 21%, sempre e quando si rispettino determinati requisiti riassunti dall'utile vademecum di Confedilizia.
I contratti di locazione devono essere stipulati nel corso dell’anno 2019.
La cedolare secca per gli immobili commerciali potrà essere applicata per l’intera durata del contratto.
- Il nuovo regime fiscale interessa le unità immobiliari di categoria catastale C/1 e le relative pertinenze locate congiuntamente.
- La cedolare secca per i negozi può applicarsi agli immobili di superficie massima di 600 metri quadri; nel calcolo della superficie, le pertinenze non vanno considerate.
- Possono usufruire della cedolare i locatori persone fisiche, mentre nessun requisito è previsto in capo ai conduttori.
- L’aliquota della cedolare è pari al 21%.
- Non ci si può avvalere del nuovo regime fiscale in caso di contratti stipulati nell’anno 2019 se alla data del 15 ottobre 2018 “risulti in corso un contratto non scaduto, tra i medesimi soggetti e per lo stesso immobile, interrotto anticipatamente rispetto alla scadenza naturale”.
- L’Agenzia delle entrate ha precisato che, poiché i software di compilazione relativi al Modello RLI sono in corso di aggiornamento, attualmente è possibile registrare i nuovi contratti esclusivamente recandosi presso gli uffici territoriali dell’Agenzia stessa, e non in via telematica.
Cedolare secca 2019 per le società
Si ricorda che non possono optare per la cedolare secca 2019 le società di persone, società di capitali, imprenditori e lavoratori autonomi.
[Fonte: Idealista.it]